lunedì 30 maggio 2011

Passatore 2011. Il bandito Pelloni batte Nico 1 a 0.Ci si rivede nel 2012

Sono qui a scrivere di un ritiro. Il Passatore mi ha sconfitto. Ma non lo ha fatto direttamente: ha inviato un suo scagnozzo, tale “tendine d'achille”.


Esperienza comunque fantastica, che mi ha fatto capire che “il Passatore” sarà l'unica gara su strada che farò da oggi in poi. Posti bellissimi, atmosfera unica, sfida intrigante.

Cronaca.

Partenza con Tommy e Claudio per Firenze. Incontro con gli altri Never. Foto, pranzo,adrenalina che sale alle stelle. Incontriamo il mitico Giorgio Calcaterra e Andrea di Giorgio.

Alle 15 si parte tra i brividi e l'emozione che non riesco a trattenere. L'ascesa verso Fiesole è dura, ma a me la salita piace. Vado su bene. La Manu dice un po' forte, ma è lei che fa l'andatura (strega!!! ;) ). I Never ci sono tutti, sgranati lungo la salita, ognuno con il suo passo. Ci passiamo e ci rincontiamo. Ognuno gestisce lo sforzo senza esagerare. Alla fine della salita c'è un ristoro e una doccia: mi sembra di rivedere i grandi del ciclismo sulle cime dolomitiche. Due ali di folla incitano i corridori come fossero i primi in fuga. Ed effettivamente credo di passare tra i primi 300 di quasi 1500 podisti.

Va tutto bene, ma so che sarà durissima. La tendinite c'è e il dolore si fa sentire. L'antidolorifico ha già finito il suo effetto. In discesa vado forte per i miei standard. Ma piano piano mi superano alcuni compagni di squadra.

Al 26simo km il tendine si infiamma. Vado avanti correndo: mi fa più male camminare che correre. Passo a Borgo San Lorenzo dopo 30 km al 400simo posto. Al 32simo c'è l'auto ammiraglia con i fantastici Michele, Cate e Cecilia, che sono venuti fino a qui per portarci assistenza. Inizio a camminare. Dopo poco mi raggiunge il Baldo. Vorrebbe accompagnarmi fino a Faenza. Vai Vai Vai. Non pensare a me. Vai e sconfiggi il Passatore. Prima di ripartire mi passa un Nimesulide. Lo ingoio a secco e poi recupero una bottiglietta da una tifosa.

Voglio provare. Non mi sono mai ritirato. Mai. Ma camminare mi fa male. Correre mi fa male. Farmi male e smettere di correre è un rischio che non voglio correre.

Michi e l'auto assistenza mi sprona a non fermarmi. Michele corre con me verso la Colla. E più grazie a lui che al Nimesulide, corro anche a 6 minuti a Km. Ma fa male. Mik, non ci riesco. Vai dagli altri. Io DEVO arrivare al Passo della Colla. Devo perchè voglio sapere cosa mi attende nel 2012. Vado al passo. Telefono a Isa.

Mi scendono le lacrime. Ed è il dolore, non la delusione. Mi fermo su un muretto e mi massaggio.

Piano piano riparto ma dopo 50 metri di corsa devo tornare a camminare. Arrivo alla Colla ed è fantastico: mi sembra quasi di ritrovare le sensazioni dell'ultratrail. Passo il cheak point. Mi fermo e chiedo dove ritirarmi. Il giudice mi guarda stupito e mi dice: “ma perchè? Sei freschissimo! L'avevi già deciso prima di partire?” Sorrido. Effettivamente non sono nemmeno tanto stanco.

Vado al ristoro: 2 uova sode, 2 panini con la mortadella, un bicchiere di brodo caldo. Riparto dopo aver chiamato l'ammiraglia. Corricchio fino ad incontrarli.

La mia gara è finita.

La mia preoccupazione e che uno dei miei compagni di squadra, vedendomi in macchina, si demoralizzi. In fondo a parte la Manu, sono l'unico che ha corso per più di 80 km.

Ma loro sono forti. Ed hanno una gran testa.

Mik, la Cate e Cecilia mi consolano e mi fanno ridere e passa anche quel velo di delusione che mi era sceso addosso.

Ora ho altro da fare. Ci fermiamo ad aspettare i Never, precedendoli sempre per dare conforto e assistenza. Vedo nei loro occhi quello che ho provato a Parigi: sconforto ed esaltazione, crisi e speranza. Ma vederci da sempre loro la grinta di continuare. Intanto è scesa la notte. Cerco di correre accanto a loro. Niente!Non riesco. Forza!Forza!Forza! Ormai è tutta testa! State alla grande!

In auto mi appisolo a tratti. In fondo come mi ha detto Mik: “hai fatto 50 km a piedi! Mica cazzi!!!”

Arriviamo a Faenza. Non riesco nemmeno a fare 200 metri dal parcheggio all'arrivo. Cristian e la Manu sono già arrivati. Poi abbracciati arrivano Nico e Baldo. Poi Tommy e Claudio.

Manco solo io. Ma i ragazzi mi hanno fatto provare una gioia immensa e l'orgoglio di far parte di un bellissimo e straordinario gruppo di Amici.

Sapevo di non arrivare. Ma ci ho provato lo stesso. Ogni tanto vale la pena tentare.E stavolta ne è valsa la pena davvero!



I ringraziamenti:

Per primo Michele: in gara e dopo gli avrei dato un abbraccio così forte da farlo diventare come un tubetto di dentifricio schiacciato in mezzo!

E poi Cate e Cecilia...grazie. Ne è valsa la pena eh?

TUTTI i Never: bravissimi. Nient'altro. Bravissimi.

Isa: in un periodo in cui tutto arranca, ci sei sempre a darmi la carica per affrontare le sfide.

Fede e Lori: cazzarola che padre scemo...mi siete mancati tantissimo!!!



Adesso riposo. DEVO risolvere questo maledetto problema di rapporti con il mio tendine d'achille!!!

4 commenti:

gianpaolo ha detto...

passi il Passatore non finito ma "sono l'unico che a corso per più di 80 km" con l'a senz'h da un 110 e lode in lettere non passa!!!!!!

nico ha detto...

manca anche un accento su un "è"...ma al lavoro qualcosa sfugge!!! correggo subito!!! ;)

NicoDT ha detto...

nei tuoi racconti si rivive la gara!!! brividi!!!!!

max ha detto...

Sei comunque un grandissimo, anche io dovevo fare il mitico passatore quest'anno, purtroppo un ginocchio mi ha fermato 20 giorni fa... l'anno prossimo festeggeremo in piazza a Faenza!!!