sabato 22 ottobre 2011

Tartufo Trail 2011. "CON LA....TIGNAAAAAAAAA!!!"

Mio figlio Federico ha 4 anni e nonostante sia al di sotto dell'età minima per partecipare, è stato accettato lo stesso alla scuola di basket della mia città. E' bellissimo. Sembra un giocatore di pallacanestro vero, solamente alto appena 1 metro. Alla fine di ogni allenamento, tutti i bimbi si raggruppano attorno al coach, e tenendo una mano su quella del compagno, urlano “CON LA TIGNA!!” lanciando in alto le manine.
Ed è con la Tigna, che ho partecipato al Tartufo Trail 2011.
Dal principio...
Venerdì pomeriggio mi accorgo che qualcosa non va a livello fisico. Come ho fatto? Beh...ho abbracciato la tazza del wc tutto il pomeriggio, vomitando anche quello che non avevo mangiato. Brividi, spossatezza e soprattutto le palle girate erano gli altri sintomi. Che fare? Sto a casa. Deciso.
Ma sabato mi sento meglio. Vado addirittura ad un matrimonio. Deciso. Si va!
Parto alle 19 con i Never Manuela e Michele. Si dorme in una scuola su delle brande militari e sacchi a pelo con altri trail runners, in perfetto stile Spirito Trail.
Al mattino sento che qualcosa non va a livello fisico. Come ho fatto? Beh...quando vai in bagno 7 volte dalle 5.30 alle 8 qualche sospetto devi iniziare ad averlo! Che fare....beh ...si parte!!! Niente colazione però. Non riesco a mangiare nulla.
Il percorso è lo stesso dello scorso anno. In compenso non piove. La cosa magari è meno “da duri” ma visto che non sto bene direi che va benissimo. Già dopo 1 km dalla partenza non mi sento bene. Al sesto mi passa Mik. Lo incito anche se sono deluso perchè so che non riuscirò a finire la 50 km e probabilmente neppure la 28km. Dopo poco arriva la Manu. Facciamo alcuni km insieme,. Ci aspettiamo a vicenda. Ma in discesa io non vado. Sto male. Devo fermarmi a “riflettere”... Ogni volta che incontro i volontari (tanti e sempre sorridenti) penso di ritirarmi. Ma loro mi incitano a non mollare. Sono in fondo al gruppo ma non m interessa.. sto male. Voglio fermarmi. Ormai però ci sono. Tigna. Tigna. Tigna. Corro e cammino. Arrivo al cancello dei 21 km 1 minuto dentro. Non vado per la lunga. Non ci riesco. Mangio un biscotto e riparto. Dopo poco rimetto. Inizio a vedere blu (questo era un segreto ma visto che sono sopravvissuto lo dico...), ma vado avanti. I posti sono belli come lo scorso anno: talmente belli che mi ricordo ogni curva del percorso. So che posso farcela. Arrivo a valle e c'è il torrente da guadare. Ci siamo, manca poco. Arrivo provato. Fuggo in bagno. Sono talmente devastato che non ho neppure la delusione per non aver fatto la 50 km. Corro di nuovo in bagno e poi mi butto sotto la doccia calda. Mi cambio e sto ranicchiato per non sentire i crampi allo stomaco e il mal di pancia. Dopo un po' arrivano Manuela e Michele stanchi ma contentissimi.
Io invece sto ancora male. Ancora bagno. Temo per il viaggio di ritorno e invece le cose vanno meglio. Arrivo a casa e sono uno straccio. E il peggio deve arrivare. Lunedì e martedi non tocco cibo: vado avanti a buscopan e camomilla.
Il bilancio è negativissimo. Ma da ogni cosa bisogna trarre insegnamento: questa gara non la dovevo fare. Per rispetto dei miei compagni e degli organizzatori ai quali potevo causare molti disagi (immagino se fossi svenuto o cose simili). Per amore dei miei piccoli e di Isa che è stata in pensiero per due giorni. Per amore e rispetto del mio fisico e del trail: l'esperienza è stata talmente brutta che ho pensato di smettere per un po'.
Di positivo c'è che “LA TIGNA!” non mi ha abbandonato. Ho la certezza che se sto bene posso fare qualsiasi cosa!
Grazie a tutti (Never, Isa, i compagni di percorso, i volontari), ma soprattutto ad un volontario (un tipo che ho sentito aver fatto il Tor de Geants) che mi ha spronato a continuare e a non arrendermi. Ti ho ringraziato di persona alla fine della gara. Volevo farlo anche pubblicamente anche se non so come ti chiami!
Tartufo....ci vediamo nel 2012!!!

1 commento:

cristian ha detto...

Grande Nico! Ogni volte che leggo i tuoi racconti è come se fossi lì! Con la differenza che io 28 Km non li faccio neanche da sanissimo!
Un abbraccio