giovedì 7 agosto 2008

iConsigliDelLibraio n°4"Il Professionista" di J.Grisham




Ho sempre pensato che Grisham fosse oggettivamente un bravo narratore, e probabilmente lo stesso giudizio è dato dai milioni di lettori affezionati ai suoi libri. Nel "Professionista" mi è piaciuto più del solito. Perchè? Beh, innanzitutto ribadisco che i miei sono solo giudizi personali, e che un libro "cambia" a seconda che lo si legga in un momento piuttosto che in un altro della propria esistenza.


Fatta questa precisazione vi dico perchè mi è sembrato un buon romanzo:


a) non è il classico "legal thriller" (e scusa John ma dopo un pò...);


b) nonostante sia farcitissimo di termini tecnici del football americano scorre che è un piacere);


c)l'idea non è originale (un giocatore in crisi ritrova se setesso e la propria vita in una realtà di provincia lontana da casa) ma è comunque avvincente;




La trama: un giocatore di football della NFL sbaglia la partita della vita e fa perdere la sua squadra che lo scarica con addosso l'odio dei tifosi e l'ennesimo trauma cranico. Il suo agente lo spedisce a Parma, a giocare nel campionato italiano di Football.


Trauma culturale e autostima sotto le scarpe, costringono il protagonista a ricominciare da zero. A parma, tra buona cucina e stereotipi sugli italiani (verissimo quello che ci fa un popolo che non rispetta le leggi e soprattutto che stima di quelli che non lo fanno, tanto da farsi governare da loro...), il ragazzone americano ritrova i valori autentici: amicizia, lealtà e anche l'amore.


Happy end con la conquista del superbowl italiano.


Stavolta niente voto ma un consiglio: è "leggero" come contenuto, come formato e come prezzo. Da leggere sotto l'ombrellone o a letto, tanto con questo caldo chi riesce a dormire?




"Il Professionista" di John Grisham , edizione consigliata Miti Mondadori euro 6,00

venerdì 1 agosto 2008

iConsigliDelLibraio n°3 "Harry Potter e la pietra filosofale"

Scusate ma questa è una recensione difficile. Difficile perchè sono sempre stato uno di quegli snob che si è sempre rifiutato di leggere un libro che tutti hanno preso in mano.
Ma un bel giorno ho deciso e mi sono detto: "basta di fare il caghetti! prenditi una copia del maghetto, zitto e leggi!"
Faccio quì pubblica ammenda: mi è piaciuto. Oddio, non è il libro della mia vita, anzi per dirla tutta è un concentrato di cose già lette e sentite. Ma proprio in questo sta il merito della Rowling. Così come l'inventore degli spaghetti o Cristoforo Colombo, è partita da ingredienti e presupposti conosciuti da tutti, ma li ha rielaborati dando vita ad un romanzo piacevole, scorrevole, avvincente. La narrazione degli ebenti ve la risparmio, tanto la storia del Maghetto la conoscete tutti...
Voto del libro trattato in questa recensione fatta con il capo coperto di cenere: 8

p.s. per la prossima recensione aspetterete un pò: sto leggendo "L'anello di Re Salomone" di Lorenz in un momento di casino lavorativo.