giovedì 14 ottobre 2010

la mia prima ultratrail: l'attesa

Ci siamo. Ancora poche ore e sarò alla partenza del mio primo ultra trail. 50 km con 2500 di dislivello positivo. Anche questa volta il fisico non mi assiste: per la prima volta una fastidiosa tendinite (si proprio Achille...) ha compromesso la preparazione delle ultime 3 settimane.
Sono preoccupato, sia perchè è il mio primo ultratrail (anche se trail e ultramaratone le ho già fatte),sia perchè temo la tenuta fisica. Inoltre il meteo promette pioggia tutta la gara.
Ieri mia moglie vedendomi preoccupato mi ha fatto, per la prima volta in 4 anni di maratone, la fatidica domanda “ma perchè lo fai?”.
Io non ci ho pensato molto, anzi, nemmeno un secondo. E le ho detto che lo faccio per me, per vedere fin dove posso arrivare, per superare i miei limiti e spostare un po' più in alto i miei piccoli record personali. E poi stavolta c'è pure qualcosa di più: voglio ritrovare una dimensione che abbiamo perso, sentirmi un tutt'uno con la natura, sentire il rumore delle foglie sotto i piedi, il vento che si mescola con il respiro, il battito del cuore con il rumore dei passi sulle rocce. Voglio sentire il silenzio, dimenticare le ansie, lo stress, l'infinito correre quotidiano che non ci porta da nessuna parte. Voglio stare da solo, con la natura, con l'infinito, e se c'è vorrei poter trovare anche un contatto con una qualsivoglia entità superiore.
Lei mi ha guardato negli occhi, mi ha preso la mano e mi ha detto: “ ma sei scemo!!!!!”
Si è vero: corro per quella birra fresca che mi scolerò al traguardo!!

1 commento:

Miticojane ha detto...

In bocca al lupo, ci volevo essere anche io ma le mogli non sono tutte uguali, non è facile, divertiti e mi raccomando portati l'ombrello, ciao