lunedì 18 luglio 2011

Eco Trail Running Sasso Simone e Simoncello

Bellobellobello!!!
La mia prima partecipazione ai 21 km e spiccioli dell'eco trail di Sasso Simone e Simoncello me la ricorderò a lungo. Non tanto per il risultato (metà classifica con un 2h e 12' sicuramente migliorabile - ma con 9 allenamenti in 40 giorni...), quanto per la bellezza dei luoghi e la gran determinazione che ho messo nel fare la gara.
Ho dato tutto (forse non tutto tutto ma quasi),spremendo ogni goccia di energia dai muscoli poco allenati. Benino la salita, bene i single trek erbosi e di sottobosco con pendenze positive e negative non troppo spinte, malissimo la discesa. C'erano molti podisti stradali e pochi trailer. Qualche sbaglio di troppo nel percorso da parte dei 230 runners  nonostante fosse segnalato benissimo (ma se uno è abituato a correre guardando le scarpe o il crono e non i sentirei ... ma i ragazzi si faranno ;)  ) e qualche caduta di troppo (idem con patate). Ogni volta si incontra bella gente: Mitico, Annibale l'organizzatore della Collemarathon, Francesco Mancini e tanti altri. E poi lo SGUADRO' dei Never Stop Run: eccezionale Cristian che ha finalmente girato a manetta il gas sfoderando una prestazione da "big" ; stoico il Baldo che si è fatto una esperienza extreme passando dalla notte bianca al trail senza praticamente aver toccato il letto (e senza mancare un rifornimento, in particolare quelli offerti dal Bar Tatiana!!!), intelligenti Manu e Mik che si sono risparmiati in vista della loro Rimini Extreme di sabato. Vecchia volpe il sottoscritto, che ha fatto, stavolta, le nozze coi fichi secchi!

E finisco con una poesia di Guerra (si..."Gianni!! L'ottimismo è il profumo della vita!!!") perchè i luoghi son quasi quelli, e perchè in questi giorni mi sembra che tutti pensino solo all'economia, ai conti, ai bot, e si siano dimenticati delle persone, dell'amore, e della vita.


I bu

Andè a di acsè mi bu ch’i vaga véa,
che quèl chi à fat,
che adèss u s’éra préima se tratòur,
E’ pianz e’ còr ma tótt, énca mu mè,
avdài ch’i a lavuré dal miéri d’ann
e adéss i à d’andé vèa a tésta basa
dri ma la córda lònga de’ mazèll

I buoi






Andate a dire ai buoi che vadano via


che il loro lavoro non ci serve piu’
che oggi si fa prima col trattore
E poi commoviamoci pure a pensare
alla fatica che hanno fatto per migliaia d’anni
mentre eccoli lì che se ne vanno a testa bassa
dietro la corda lunga del macello.

-nella foto in alto: io,cri,Mitico, Mik, Manu

venerdì 1 luglio 2011

Aperitivo con Giorgio Calcaterra

La corsa sta arricchendo la mia vita. Emozioni nuove, posti magnifici e tante persone. Pensi sempre che i "grandi" siano irraggiungibili. Li vedi in tv, e te li immagini metà uomini e metà Dei, avvolti in un alone magico che gli permette di essere quello che sono.
Invece per la corsa non è così. Ho conosciuto due miei Miti e si sono rivelati entrambi belle persone. Due anni fa, incontrai Marco Olmo, campione di UltraTrail.
Stasera ho incontrato Giorgio Calcaterra, vincitore di svariate ultramaratone e atleta della nazionale italiana. Persona sempilce, alla mano, così come la sua compagna. Assieme a loro e ai Never Stop Run sono stato a bere una birra e mi sono trovato subito a mio agio, come fossimo stati amici da una vita.
La corsa ti cambia: aumenta il rispetto per chi come te fatica, soffre e gioisce mettendo un passo dopo l'altro fino ad attraversare il traguardo. Le emozioni che si provano correndo 70, 80. 100 km devono essere simili per uno come Giorgio che va a vincere la gara, e per uno come me, che vince la gara con se stesso, tagliando il traguardo. Entrambi probabilmente, godiamo di quel viaggio corso con altri atleti ma in fondo fatto sempre da soli.
-Il campione del mondo di Ultramaratona Giorgio Calcaterra e i Never Stop Run