martedì 21 giugno 2011

L'osteopata

Ok. Lo sapete tutti: sono un rudere e da 15 giorni frequento uno studio di fisioterapia.


A curarmi c'è Giorgia: moglie di un conoscente, sorella di un grandissimo amico. Lo dico subito per far spegnere quei sorrisetti maliziosi che vedo sui vostri volti.

Però.. diciamo la verità: Giorgia è brava, due mani d'oro, bionda, carina, simpatica...Mai fatto pensieri strani, ma io, quando sto disteso su quel lettino, sto proprio bene: rilassato, coccolato, curato.

Venerdì Giorgia mi dice:” beh, io vado in vacanza, la prossima settimana non ci sono.””Ah...va bene” dico io, ma in realtà penso...brutta strega mi lasci da solo per andare in vacanza con tuo marito! E a me?!?! Non ci pensi?!?!E adesso? Come faccio io??...

Ma l'omino cattivo che c'è dentro di me non fa neppure in tempo a finire la frase che lei continua:” Ti ho fermato una seduta con Gianluca. Vedrai, è bravissimo. Ti rimetterà in sesto!” E io “Ah...grazie... si si Gianluca....Bravo eh!” Mentre l'omino pensa … Gianluca: Uomo. Barba. Due braccia come una mia gamba. Due spalle come il cofano di una 500...se ben ti ricordi Nico eravate dalla stessa parte in una mezza rissa durante una partita di basket... va là! Perchè averlo contro...

Tutto questo è il preambolo...

Martedì. Ore 11.30. Ora X.

Arrivo da Gianluca. Mi fa spogliare e mi fa distendere sul lettino.

NON-MI-PIACE....

Inizia a “massacrarmi” la caviglia che è mobile come quella di marmo del David di Michelangelo.

Poi passa alla schiena: “Se ti fa male dimmelo eh?!” E io: “no no vaaahaii...” E intanto l'omino cattivo snocciola bestemmie prendendole in prestito da tutte le religioni monoteiste.

Ma...la caviglia si muove! Addirittura rotea!!! E la schiena mi fa meno male! Bello de papà 'st'omo barbuto!

Poi accade l'irreparabile: “Allora -mi fa- quasi fatto. Rilassati...” E mi mette in una posizione che neanche nel kamasutra per contorsionisti. “Respira...” E poi sento uno strattone: le ossa della spina dorsale in un istante fanno rumori del tipo TRUK-TRAK-TRIC-TROCK-CRIK-CRUNK.

Ok. Stò per morire.
In un attimo mi passano per la testa tutte le gare che ho fatto. Parigi, Gran Sasso, Calestano, i Triathlon... Poi Gianluca lascia la presa. Un refolo d'aria rientra nei miei polmoni.
Sono ancora vivo. Ora mi vesto e fuggo. Ma non faccio neppure in tempo a formulare il pensiero che Gianluca da un secondo strattone: TRUK-TRAK-TRIC-TROCK-CRIK-CRUNK.
Ok. Muoio. Forse è il caso che pensi hai miei figli negli ultimi istanti terreni che mi rimangono: Fede, Lori, il mio amore Isa...ma poi mi viene in mente una birra fresca, le triple del Baso contro gli U.S.A. alle olimpiadi, Baldini ad Atene, Vale e Stoner al cavatappi...forse non sto morendo...troppi pensieri...

Riapro gli occhi. “Fatto!” mi dice Gianluca. Ed incredibile!!! Mi alzo! Mi piego! Senza smorfie di dolore!!!!

“Domani – mi dice Gianluca – puoi provare a correre. Ma 5 km non 50!!”

Ho le lacrime agli occhi. Ed è la felicità, non il dolore.

venerdì 3 giugno 2011

Itaca

Dedicata a tutti coloro i quali amano il viaggio più che la meta;
ai miei amici ultramaratoneti:
a chi ama la vita.



Costantino Kavafis


Itaca



Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga,
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sara` questo il genere di incontri
se il pensiero resta alto e un sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo,
ne' nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.


Devi augurarti che la strada sia lunga.
Che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche profumi
penetranti d'ogni sorta; piu' profumi inebrianti che puoi,
va in molte citta` egizie
impara una quantita` di cose dai dotti.


Sempre devi avere in mente Itaca -
raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
sulla strada: che cos'altro ti aspetti?



E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avra` deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
gia` tu avrai capito cio` che Itaca vuole significare.