giovedì 15 luglio 2010

Ultramaratona del Gran Sasso

Volere è potere, si dice. E allora in 20 giorni si può preparare una 50 km. Non che arrivavo del niente, ma la preparazione non è stata proprio quella che suggeriscono i grandi "guru" della corsa...
Dal principio...
Partenza sotto il solleone con gli amici Never Cristian, Tommy e Emanuele.
Alle 17.00 siamo a Castel del Monte, paesino nel parco del Gran Sasso per ritirare i pettorali. La seconda persona che vedo è un mito delle ultra: Giorgio Calcaterra. E con lui ci sono gli atleti della squadra italiana di ultra. Vabbè mi dico...mica andranno tutti così forte???!?!
Cena strana con antipasto, pasta+pasta, bistecca e torta. Io passo tranne che per i primi 2.
A letto con l'adrenalina alle stelle che nemmeno le "neverate" dei miei compagni riescono ad allentare.
Sveglia alle 5.30 colazione, vestizione e poi verso il via. I Never hanno l'occhio della tigre, e le gambe non hanno più voglia di stare ferme.
7.30 via!
Si va! Prima salita cerchiamo di stare insieme e con noi c'è Manuela Sabbatini fortissima ultramaratoneta, entrata nel "team" dei NeverStopRun.
Mi sento bene; chiedo scusa, ma vado, e do appuntamento in discesa dove so essere più debole degli altri.
I paesaggi sono magnifici: silenzio, vento, montagne, e il rumore dei passi degli ultra.
Salgo fino al 25° km con una ragazza di Marotta, Sabrina: poi lei ne ha di più e va (chiuderà con uno strepitoso tempo di poco sopra le 4 ore). In discesa amministro le forze. Verso il 32/33 km mi raggiungono Tommy e Cristian; mi superano ma non li seguo, la mia gara è lunga ancora.
Riprendo Tommy dopo 3 km. Mi sento bene, lo saluto e vado, con la speranza di arrivare entrambi, magari insieme, al traguardo.
Il caldo aumenta: i rifornimento sono una manna ( e complimenti agli organizzatori per averci fatto la sorpresa graditissima di metterne molti nel finale!!).
Dal 40° ogni rubinetto, bottiglia, bicchiere, diventa una doccia improvvisata. Dei compagni di corsa (quanto è bello il mondo delle ultra), mi passano una bottiglietta di coca cola: la sensazione deve essere quella che prova chi vince 1000 euro al lotto!!!
Al 45° km inizia il calvario: salita e 30° di temperatura. Inizio a camminare, ma non ne faccio un dramma: camminano quasi tutti. Quando vedo il paese riprendo a correre: due bambini mi applaudono e mi incitano. E' fatta! E' fatta! Ho già le lacrime agli occhi. Mancano 800 metri. Corro. Corro. Corro. Vedo il traguardo. Vedo Cristian che mi incita. Bacio la fede per dire un grazie a Isa e ai miei 2 marmocchi che sono a casa. Sento lo speaker dire "...Nicola Mallucci, atleta marchigiano di Senigallia...applauso..." e poi non so...perchè urlo, salto, abbraccio Cristian, mi commuovo, e tante altre emozioni mi offuscano i sensi. Mi rincorrono per darmi la medaglia. Il crono segna 4 ore e 36 minuti.
Bevo, metto la testa sotto l'acqua, sono felice. Ma aspetto i miei compagni d'avventura: la festa è tale solo se ci sono tutti. Arriva Tommy, poi Emanuele. Dopo poco Manuela. I Never ci sono tutti!! Ci siamo riusciti!
Doccia e pasta party e premiazioni. E li scopriamo che siamo andati tutti alla grande! Categoria Tm 23 Cristian secondo e io 3°! Sul podio per la prima volta. Che emozione! Mi sento un pò frastornato...lo so e da scemi, però non me l'aspettavo.
Ripartiamo in macchina e un pò mi dispiace sia finito tutto.
A questo punto è ora di inventarsi qualcos'altro...senza sfide che gusto c'è?
Grazie ai Never, a Giovanni"Gran Maestro" Forace, a Isa, a Fede e Lorenzo, a chi ha creduto in me. E poi a quei 150 ultrafolli che mi hanno preceduto e seguito lungo le strade del Gran Sasso.