sabato 26 luglio 2008

Si parte! La mia seconda Maratona


Ci siamo. Lunedì 27 inizierà la fase di preparazione alla Maratona di Firenze.
Come sempre prima di intraprendere qualsiasi cosa che mi mette alla prova, sono eccitato-spaventato-fiducioso, allo stesso momento. E' la mia seconda maratona. Lo scorso anno il mio battesimo sulla distanza di 42,195 km è stato sempre in quel di firenze. Non andò bene, ovvero terminai sui gomiti in circa 4 ore. La preparazione non è stata proprio perfetta (infortunio 2 mesi prima e nel frattempo campionato di rugby), ma quest'anno ho deciso di fare le cose più seriamente: preparazione giusta sia per il fisico che per la mente e un solo obiettivo.
Lo so che forse punto in alto, ma vorrei concludere in 3h e 30, e per questo ho deciso di farmi consigliere da chi ne sa più di me http://fcz.it/blog/macferretts/category/allenamento/.
E poi ... questa nella mia testolina bacata è solo una tappa verso il vero e proprio sogno che ho nel cassetto del comodino reparto sport sottoreparto imprese quasi impossibili (ovvero Ironman).
Molti mi chiedono chi me lo fa fare.
Che devo dire...mi piace mettermi alla prova, vedere se sono capace, assaporare il momento in cui vedi il traguardo e poi lo tagli e ti rendi conto di aver fatto una cosa bella (non oggettivamente ma soggettivamente), e sentire che sei stanco e non sapere se il sapore che hai in bocca è sudore o le lacrime di gioia, e vedere che chi ti vuole bene lo capisce che in quel momento ti senti un pò nella fossa e un pò un dio (minore). E poi vedere la gente che non conosci che ti incita da dietro le transenne come fossi un keniano in fuga alla maratona olimpica, e quello che ti corre accanto che non sai se è un petroliere o un povero cristo che suda come te e ha uno sguardo che ti dice - dai! dai! In fondo ci arriviamo!- e vedere moglie e figlio a metà gara e avere il tempo di fermarti a dargli un bacio e dire - Grazie!- prima di ripartire.
E poi tutta la fatica che fai per prepararti, il freddo-caldo-pioggia-macchine che ti fanno barba e capelli-cani che ti inseguono, l'alba-tramonto-le belle sensazioni-rilassarsi-ritrovare se stessi-, come si fa a rinunciare a tutto questo?
" E' solo un piccolo passo per l'uomo, ma un metro in meno verso il traguardo!"

giovedì 24 luglio 2008

iConsigliDelLibraio n°2 "Sardinia Blues" di Flavio Soriga


Ho deciso. Se riesco ogni libro che leggo sarà recensito su questo blog. Non importa se bello o brutto dal mio punto di vista. Un libro diventa bello o brutto a secondo di chi lo legge, delle sue esperienze, del suo stato d'animo, ecc. ecc.
Scrivo anche se magari il mio "stile" non è proprio impeccabile: ognuno si esprime come può e come crede che sia meglio veicolare i propri pensieri.
Faccio questa premessa perchè voglio parlarvi di "Sardinia Blues" di Flavio Soriga.
Leggo la biografia dell'autore: poco più che trentenne, 2 romanzi alle spalle con i quali ha vinto altrettanti premi letterari.
"Sardinia Blues" è storia di tre trentenni sardi con addosso infinite cicatrici lasciate dall'esperienza. Uno di loro, talassemico è protagonista sfortunato di questa storia, che si dipana nel sud della Sardegna, lontano da billioner e grandi yacht.
Mi addentro nel libro e lo trovo creato con una scrittura sconnessa, senza segni d'interpunzione, con una storia così ordinaria da sembrare strampalata e impossibile.
Ma Soriga è così in questo romanzo: gioca a fare finta di non saper scrivere, e ti trascina in una storia banale e improbabile che non riesci a capire dove andrà a finire, ma che non puoi abbandonare.
E invece cambia tutto nell'ultima parte: profondo, commovente, impegnato, senza perdere quella caratteristica di scrittura " a getto" che contraddistingue questo romanzo.
Vale la pena di leggerlo? Si, a patto che non siate in crisi generazionale.
Voto al termine di questa recensione sconnessa : 7-

sabato 19 luglio 2008

iConsigliDelLibraio n°1 "Il passato è una terra straniera" di G. Carofliglio


Apro oggi una nuova rubrica, quella dei consigli di lettura. Quante ne avete viste di rubriche così eh? Ma questa è fatta da me, che i libri li leggo e li vendo (anche se forse sono più i primi che i secondi), e non da qualcuno pagato da chissà quale casa editrice per promuovere un suo autore.

In questa prima missiva voglio consigliarvi Gianenrico Carofiglio con "Il passato è una terra straniera". Romanzo che scorre via rapido ma non banale, e strizza l'occhio al noir di scuola italiana.
Bari, anni '80, yuppies, droga e soldi, e un passaggio generazionale, e un maniaco stupratore che sembra inafferrabile.
Te la immagini calda e afosa Bari, quasi Africa quell'ultimo avamposto di Italia e invece piove piove e se vogliamo dirla tutta non è neppure troppo caldo.
Un ragazzo, alla fine del suo percorso universitario, incontra un giovane baro, che lo porta all'interno di una spirale scura, del del gioco sporco e quindo del delinquere ma anche in un abisso dell'anima.
Un tuffo nel mare di notte sembra questo romanzo di Carofiglio: sai che è sempre acqua quella sotto di te e sai che non può accaderti nulla leggendo le pagine, ma sai anche che non riesci a stare tranquillo non sapendo cosa c'è sotto e come finirà il libro e come finirai tu, andando avanti nella storia.

Tirando le somme di questa recensione sconnessa. Voto 8 1/2 (ed è pure in serie economica!)

lunedì 14 luglio 2008

benvenuto!

Salve! Era da qualche tempo che avevo voglia di aprire un blog. I motivi? boh! Non che abbia qualcosa di interessante da dire rispetto agli altri! Ma tanto un blog non si nega a nessuno e di conseguenza un blog lo aprono tutti.
Quindi, di tanto in tanto (ovvero quando avrò tempo per farlo) farò visita al mio blog e aggiungerò qualcosina.
Per adesso ciao a tutti!!